il Calendario, icona dei tempi
Come fa un prodotto commerciale a diventare icona di stile, di design e al tempo stesso trasmettere un’identità precisa del proprio brand di riferimento?
La risposta è abbastanza semplice, succede quando si vuol trasmettere o condividere emozioni piuttosto che pensare al ritorno economico.
Il successo di un’azienda o di un brand non dipende esclusivamente dalla capacità di monetizzare ogni transazione commerciale con un bel segno positivo ma è il risultato soprattutto dell’investimento sulla sua identità, sulla sua riconoscibilità, sul suo fascino.
Una capacità cosi propria per esempio dell’arte di elevare ogni manufatto al di sopra della propria mera funzione e renderlo un segno del proprio tempo, un ritratto dell’umanità stessa da cui è generato, riconsegna al marchio che investe in quella creatività una dimensione ulteriore di prestigio, che va ben oltre l’interesse promozionale.
E’ cosi che negli anni, molti calendari sono diventati vere e proprie icone di design, unendo importanti marchi della moda, dell’industria e dell’economia a firme prestigiose di autori contemporanei, fotografi e designer.
Il calendario diventa cosi un oggetto di culto e di collezionismo e la sua commercializzazione spesso si associa ad intenti benefici, come raccolte fondi di solidarietà a favore di diversi progetti sociali.
TheCal
Il Calendario Pirelli e il 2021 che non ci sarà.
Probabilmente il più famoso tra quelli d’autore è l’iconico Calendario Pirelli, una tradizione che prosegue dal 1964 e che ha visto protagoniste negli anni, alcune tra le migliori firme della fotografia contemporanea, Helmut Newton, Annie Leibovitz, Mario Testino,
Karl Lagerfeld , Steve McCurry solo per citarne alcuni.
Il calendario Pirelli ha spesso usato la bellezza femminile come strumento di meraviglia e seduzione, eppure è percepibile nel corso degli anni un’evoluzione di questo gusto che racconta perfettamente come sia cambiata la visione di questo concetto all’interno della nostra civiltà. E se la bellezza è rimasta il fulcro attorno al quale si sviluppa la creatività di quello che ormai è diventato semplicemente “The Cal”, è tuttavia palese una revisione di senso e contenuto in direzione dell’espressione della complessità emotiva ed intima della donna piuttosto che della sua perfezione formale e fisica.
La notizia è che nel 2021 il Calendario Pirelli non ci sarà. Questo perché la pandemia in atto ha reso impossibile la pianificazione e l’organizzazione dei set fotografici, appuntamento dunque al 2022, per un nuovo episodio di una tradizione che dura ormai da più di 50 anni.
Ma Pirelli non è la sola a portare avanti una tradizione nel segno dell’arte legata alla pubblicazione annuale di un calendario.
Il Calendario Epson 2021
Dalla fotografia all’illustrazione
E’ il caso ad esempio di Epson, che ormai da 20 anni assegna ad un grande fotografo italiano il compito di realizzare le immagini per un calendario che viene stampato in edizione limitata e numerata. Quest’anno la novità è nel media, si passa dalla fotografia all’illustrazione d’autore.
Dopo vent'anni in cui ha raccontato i grandi protagonisti della fotografia italiana, Epson comincia un nuovo percorso dove sarà l'illustrazione italiana con i suoi autori a dare vita alla narrazione di una forma d'arte ricca di grandi talenti.
A inaugurare questo nuovo viaggio è Gianluca Folì, che per il Calendario Epson 2021 "Colorseeker: l'origine dei colori", ha immaginato e creato un suo alter ego impegnato in un suggestivo diario di viaggio, fatto di emozioni fiabesche e scandito da poetici haiku, brevi liriche tradizionali giapponesi composte di soli tre versi.
Il Calendario Lavazza 2021
La nuova umanità
Anche la Lavazza ha una tradizione di tutto rispetto in fatto di Calendari. Dalla sua prima uscita con un progetto fotografico firmato da Helmut Newton sono passati oltre 20 anni. Il 2021 è l’anno di The New Humanity, che è anche il titolo del nuovo Calendario Lavazza, una nuova avanguardia artistica, culturale e sociale.
Un movimento chiaramente ispirato all’ esperienza di reclusione forzata che tutti abbiamo vissuto a causa del virus e che ognuno, con il proprio talento e sensibilità, ha cercato di trasformare in una rinascita personale e collettiva.
Un nuovo Rinascimento che apra mente e cuore per indicare una nuova visione del mondo. Un mondo che non potrà più essere quello di prima ma che andrà rifondato su una nuova emotività basata sui valori più profondi di rispetto, inclusione e sostenibilità.
Questa nuova umanità è raccontata nel Calendario 2021 attraverso un mosaico di voci. Un’opera corale che è al tempo stesso monito e speranza. Una nuova vibrazione positiva che attraversa la natura e punta al centro dell’uomo.
Quella di Lavazza è una tradizione che si rinnova e che lascia il segno, una memoria storica che è stata raccolta in un archivio fotografico digitale (archiviostorico.lavazza.com) che ripercorre con l’ausilio di immagini e materiale d’epoca, il vissuto di una famiglia e di un’azienda che vantano 125 anni di storia.
In particolare il progetto calendari, iniziato nel 1993 con la prima edizione del Calendario firmato dal maestro berlinese Helmut Newton, nacque per raccontare in maniera innovativa il mondo del caffè e i valori dell’azienda, contribuendo a consolidarne l'immagine a livello internazionale. Newton, Scianna, Leibovitz, Olaf, McCurry, Platon, LaChapelle sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno accompagnato Lavazza nel percorso dedicato alla fotografia d’autore.
Il Calendario Fernet Branca 2021
Alla scoperta di nuovi talenti
Una collaborazione lodevole tra un brand di successo e un’accademia musicale, è alla base del concept del nuovo calendario Fernet Branca.
Protagonisti i membri dell’Accademia Teatro della Scala nelle pagine di un calendario speciale, unico, prezioso e in tiratura limitata i cui proventi serviranno per offrire una borsa di studio ai nuovi talenti.
L’ispirazione prende forma dai calendari storici della Branca, realizzati per la prima volta nel 1886 e rapidamente diventati un oggetto di culto atteso ogni anno. In ogni edizione si portava alla luce, attraverso lo sguardo ed il talento di famosi artisti del tempo, un soggetto di particolare valore per la società civile e nel quale, in coerenza con la propria missione di azienda sostenibile, Branca mostrava la propria vicinanza alla comunità e la coscienza del proprio ruolo nella società.
Il calendario dell’azienda meneghina torna a rivivere con il contributo dell’Accademia e questa alleanza creativa mantenendo la sua missione originaria ma in versione contemporanea, con uno sguardo alla donna degli anni ’20 e la donna di oggi attraverso gli scatti della fotografa Laura Ferrari
Il progetto ha visto coinvolti più di 60 allievi, che coprono quasi tutte le professioni legate al teatro, e che sono stati coordinati da docenti, essi stessi ex alunni della prestigiosa Accademia meneghina.
Per legare il passato glamour di Branca al suo presente e al futuro prossimo, insieme agli allievi e agli insegnanti dell’Accademia, ha contribuito alla progettazione degli abiti anche la stilista e costumista Regina Schrecker
Il calendario vanta un’altissima qualità di stampa e si inserisce a pieno titolo tra gli oggetti da collezione della tradizione del Made in Italy. Disponibile in 175 esemplari si può acquistare a 150 euro sulla piattaforma e-commerce creata ad hoc presso il sito www.fernetbranca.com. E tutto il ricavato della vendita sarà destinato alla creazione di una borsa di studio per permettere a nuovi talenti di accedere all’Accademia della Scala.
Perché un Calendario oggi
Il senso oltre la funzionalità
Il calendario è un segno del tempo, in un’epoca in cui tutto è digitalizzato può forse venir meno l’utilità pratica del supporto fisico, ma resta immutato e forse ancora più accentuato il valore simbolico di testimonianza dell’evolversi dei costumi e della civiltà contemporanea.
Il calendario è poi uno strumento fortemente connesso all’identità del brand, definisce l’attenzione verso i clienti, delinea l’evoluzione culturale e sociale.
E’ inoltre uno dei pochi settori in cui ancora oggi l’imprenditoria riesce a incontrare e sostenere il mondo dell’arte, per un contributo culturale di inestimabile valore. Nella realizzazione di progetti come quello del calendario c’è un valore aggiunto difficilmente quantificabile, ma che colloca il brand su un piano di prestigio superiore nell’immaginario degli utenti finali.
Il calendario o qualsiasi altra attività progettuale che coinvolga l’arte nella comunicazione, spinge la personalità del brand proprietario al di fuori della sfera meramente commerciale, garantendogli un posto nella storia e nella cultura della propria comunità, del proprio ambiente.
Un fenomeno che può attuarsi su vasta scala, ma che spesso mostra il suo enorme valore già a livello locale, in seno ad una comunità che condivide gli stessi valori e le stesse tradizioni.