Quando richiedi un preventivo di stampa uno degli elementi da specificare, oltre al tipo di carta desiderato, è la sua grammatura.
Sappiamo che la carta infatti non è tutta uguale: le pagine di un libro possono avere “consistenza” diversa, così come diversa può essere la consistenza di un volantino, un depliant, un catalogo o anche di un biglietto da visita. Tutti prodotti stampati che hanno qualcosa in comune: sono fatti per essere sfogliati, consultati, toccati con mano.
La scelta della grammatura della carta è uno degli aspetti da valutare attentamente, per raggiungere il risultato qualitativo sperato.
Grammatura della carta e spessore
Quando si parla di grammatura della carta si fa riferimento al suo peso per metro quadro. Ma che relazione c’è tra grammatura della carta e suo spessore?
Bisogna subito chiarire che la grammatura della carta non sempre ne determina lo spessore.
Seppure è vero che maggiore sarà la sua grammatura, maggiore sarà lo spessore e la rigidità della carta, va anche specificato che tipi di carta diversa, ma di pari grammatura, possono presentare spessori differenti e questo aspetto dipende da numerosi fattori, primo fra tutti la tipologia della carta (patinata o naturale), il tipo di lavorazione a cui è stata sottoposta o alla composizione della fibra, etc.
Quale grammatura della carta scegliere?
La grammatura è un dettaglio che purtroppo spesso viene tralasciato ma è determinante perché ogni progetto abbia il giusto “peso”.
Non esistono regole fisse nell’ambito della scelta della grammatura, ma potremmo dire, che si sono diffusi degli standard. Partiamo però da una considerazione: ogni prodotto di stampa che sia un biglietto da visita, un depliant, un catalogo, necessita di grammature diverse. Ogni prodotto ha funzioni diverse, tali per cui consistenza, spessore e peso della carta devono essere adeguati alla sua modalità di utilizzo. Bisogna quindi valutare la tipologia e la funzione dello stampato, oltre che gli elementi grafici che lo caratterizzano, e in base a questi scegliere la grammatura più appropriata.
Ad esempio, una grammatura elevata si caratterizza per una maggiore consistenza al tatto e genera, sull’utente finale, una sensazione di maggiore prestigio. Ma non sempre una grammatura elevata è una scelta corretta, pensiamo ad esempio ad un pieghevole, ad un volantino o alle pagine di un quotidiano.
Tipi di grammatura della carta
Ecco alcuni esempi delle principali tipologie di grammatura scelte convenzionalmente per la stampa di differenti tipi di prodotti.
- Grammature più basse dai 70 ai 140 gr/m2 vengono utilizzate più frequentemente per le pagine interne di un volume, di una rivista, o di un catalogo.
- Grammature tra 150/200 gr/m2: sono più frequenti per la stampa di pieghevoli, di brochure.
- Grammature tra 250/350gr/m2: solitamente utilizzate per la stampa dei biglietti da visita, delle cartoline e delle copertine, una grammatura maggiore viene spesso scelta per comunicare maggiore prestigio.
Come già ricordato non si tratta di regole, ma di standard di uso comune.
La tipografia è un settore soggetto alla personalizzazione ed anche la grammatura della carta può essere soggetta a variazioni e sperimentazioni. Una scelta errata potrebbe compromettere il vostro lavoro, a volte quindi potrebbe essere necessario richiedere una consulenza professionale di collaborazione, ed è per questo che mettiamo a tua disposizione la nostra esperienza.
Infine un aspetto che non devi tralasciare e al quale raramente si pensa è il costo dell’eventuale spedizione del tuo prodotto finito! Infatti quando si parla di grammatura della carta e dunque del peso totale del prodotto finito, è necessario considerare certamente anche il costo di una eventuale spedizione soprattutto se devi realizzare uno stampato destinato alla distribuzione su larga scala.
E tu quale peso dai ai tuoi stampati?