Non è casuale che Pantone® abbia presentato la sua ultima creazione inserendo in copertina una immagine di due persone che si abbracciano e titolandola “Connection”, così come non è un caso che il prossimo Paperword® titoli "Together".
Entrambi sono partiti dal medesimo concetto: "stare insieme". Insieme è un termine potente inclusivo, evocativo e in questo momento di profonda crisi rappresenta la connessione tra il benessere e la flessibilità. Incoraggia l’espressione personale, ispira la creatività generando nuove tendenze in tutto il mondo, attraverso l’uso di materiali e colori nuovi e tutte le loro possibili applicazioni.
Tendenze che oggi non si basano più soltanto su ricerche di mercato, ma esprimono una necessità concreta, attuale, che si concretizzi in una politica a zero rifiuti e in una economia circolare.
Oggi, materiali e colori occupano un posto di rilievo nella progettazione e nel design. La tendenza è quella di lasciare i materiali al loro stato naturale prediligendo l’aspetto visivo originario e la sensazione tattile.
La tavolozza dei colori di Connection trasmette proprio l'atmosfera sobria e i materiali tattili con colori calmi, attraverso uno stile poetico e giovane che dischiude una prospettiva ottimistica.
Il gusto del natural look
L’accento si è spostato quindi sempre di più verso il natural look, non solo come percezione, ma anche come stile comunicativo, attraverso l’utilizzo di materiali e colori creati e ricercati per sottolineare una scelta, che si riflette in ogni aspetto del prodotto e dell’esperienza quotidiana: dalla creazione di ambienti per nuovi concetti di vita, agli spazi di lavoro comuni, dalle copertine dei libri, ai biglietti da visita.
Nel nostro lavoro l’affermarsi di questo stile si manifesta nella scelta della carta e dei colori.
Ultimamente infatti si tende a prediligere la carta usomano, ovviamente con certificazione Fsc, in una infinità di sfumature da scoprire. Non esiste più il concetto di “carta bianca” il bianco non è un singolo colore, ma una ricca variazione di tonalità che parte dal bianco brillante più freddo passando per innumerevoli nuove e delicate gradazioni, fino alle nuances di avorio più intenso che ricordano il calore della gamma del beige.
La carta usomano dunque non è più mera prerogativa dell’editoria, ed è così che anche il look all’interno di un catalogo di arredamento o una brochure di una cantina vinicola, si fa più calmo allo sguardo, più dolce al tatto.
Come? Attraverso l’utilizzo di carte naturali che in stampa riconsegnano sfumature di tonalità più tenui, contrasti pacati e palette di colori sobrie, in romantiche tonalità.
Occhio alla trama
Oltre alla vasta gamma di sfumature che vanno dal bianco all’avorio la carta usomano si contraddistingue per la ricca scelta di finiture disponibili. Per finiture si intende la goffratura, cioè la decorazione della superficie della carta attraverso il trasferimento di una trama da un cilindro alla carta stessa. Una scelta di trame che va dal classico “liscio”, al rigato o martellato per finire al telato. E’ ovvio che ognuna di queste finiture trova la sua ragion d’essere in funzione del prodotto finale, motivo per cui magari una carta rigata o martellata non si presta per l’interno di un volume o di un catalogo, ma è ideale invece per la copertina o per dei biglietti da visita o ancora per packaging e stampati di lusso.
La scelta di finiture particolari oltre a regalare sensazioni tattili uniche può aggiungere valore al prodotto: dalla trama possono scaturire sensazioni che inducono alla voglia di scoprire il prodotto contenuto nel packaging, che ne trasmettono la qualità e il prestigio.
Le texture generano rifrazioni di luci e ombre, che non solo valorizzano la superficie della carta, ma inducono a toccare e accarezzare la superficie per scoprirne e “sentirne” la trama.
I volumi e gli stampati di prestigio possono così “vestirsi” di materiali cartacei che trasmettono sensazioni inedite, paragonabili a materiali del tutto differenti dalla carta.
Quando la carta fa tendenza
In quest’ottica molto interessante è il prodotto di Favini “Hide” la cui texture “dall’elegante disegno pelle risponde alle ultime tendenze dei materiali look&feel con una superficie matte che evoca la pelletteria di pregio e trasmette emozioni”. Eppure è sempre carta.
Ne risulta che oggi la giusta scelta della tipologia carta nelle sue varie declinazioni di trama e tonalità è di fondamentale importanza per accompagnare nella migliore riuscita la progettazione grafica del prodotto.
La carta usomano per altro non limita la scelta alle sole tonalità del bianco o dell’avorio, ma presenta nuances di colori che ci riportano al concetto iniziale di stile naturale e poetico.
Negli ultimi tempi anzi abbiamo avuto più di un committente che ha deciso di utilizzare per le sue pubblicazioni copertine che richiamassero questo stile: colori pastello come azzurro tenue in contrasto con grafiche in colore terra o in armonia con una stampa in bianco o in argento.
Materiali che se alla vista riportano alla calma attraverso i loro colori delicati, al tatto devono risultare forti, quasi grezze, creando effetti solidi, con finiture levigate e carezzevoli che sottolineano la bellezza della natura che cerchiamo di imitare.
Non per ultimo i colori Pantone®. Ma questo merita un articolo a sé.